Lettera aperta alle Autorità competenti sull’attuazione nazionale della Direttiva CSRD
Commento alla sospensione temporanea (“stop-the-clock”) approvata dal Parlamento Europeo e al ruolo degli Organismi di Valutazione della Conformità (Conformity Assessment Bodies)
Il Parlamento Europeo, con una maggioranza significativa, ha recentemente votato per una sospensione temporanea (“stop-the-clock“) dell’implementazione di alcune disposizioni chiave della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). Questa decisione mira a concedere ulteriore tempo per rinegoziare esenzioni, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), al fine di evitare un eccessivo carico normativo e garantire una transizione più agevole verso i nuovi obblighi di sostenibilità.
L’Associazione Conforma, rappresentante in Italia degli Organismi di Valutazione della Conformità, accoglie favorevolmente questa decisione, interpretandola non come un passo indietro, ma come un’opportunità strategica per rafforzare il quadro normativo e permettere alle aziende di prepararsi in modo più strutturato agli obblighi previsti. Questa pausa consente di affinare i processi di rendicontazione e di compliance, beneficiando di un tempo supplementare e di ulteriori informazioni.
In questo contesto, Conforma ritiene che la sospensione temporanea offra alle istituzioni l’opportunità di rivalutare e meglio definire le regole per un coinvolgimento attivo degli Organismi di Valutazione della Conformità nel processo di assurance previsto dalla CSRD. Attualmente, tali regole hanno escluso in Italia i professionisti non appartenenti alla categoria dei revisori contabili dal ruolo di assurance provider. Riteniamo che un allargamento controllato e qualificato del novero degli operatori autorizzati all’assurance possa generare benefici in termini di qualità, capacità operativa e fiducia degli stakeholder, evitando al contempo strozzature nel mercato.
A supporto di questa posizione, desideriamo evidenziare come gli Organismi di Valutazione della Conformità abbiano maturato competenze ed esperienze significative nei seguenti ambiti:
- Valutazione dei sistemi di gestione: esperienza consolidata nella verifica della conformità a standard internazionali, inclusi aspetti legati alla governance, gestione dei rischi e definizione di indicatori di performance, in linea con le richieste della CSRD.
- Verifica delle emissioni di gas a effetto serra: ruolo riconosciuto nella valutazione delle emissioni climalteranti, operando formalmente nel contesto dell’EU ETS e nella verifica della carbon footprint secondo la serie ISO 1406x.
- Valutazione delle performance sociali e rispetto dei diritti umani: competenze nella conduzione di ispezioni, audit e attività di due diligence nelle filiere globali, con riferimento agli standard di responsabilità sociale.
- Verifica delle asserzioni ambientali ed etiche: esperienza nella verifica di dichiarazioni ambientali ai sensi del Regolamento EMAS, della ISO 14021 e della ISO 17033, contribuendo alla credibilità delle informazioni ambientali veicolate al mercato.
Alla luce di quanto sopra, chiediamo che nel processo di definizione nazionale delle regole attuative della CSRD si apra uno spazio di confronto per valutare la possibilità di coinvolgere in modo più ampio gli Organismi di Valutazione della Conformità, nel rispetto delle garanzie richieste, e in linea con l’evoluzione internazionale dei framework di assurance, che sempre più valorizzano la competenza tecnica e settoriale accanto alla professionalità contabile.
Rimaniamo a disposizione per un confronto tecnico con le istituzioni, certi che l’obiettivo comune sia quello di costruire un sistema di reporting e assurance robusto, credibile e in grado di accompagnare le imprese nel percorso verso una sostenibilità autentica e misurabile.